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Chi è Milano25 ..
interview in english

 

 

 

C'era una volta un taxi, il più colorato e bizzarro del mondo. E c'è ancora. Gira a Firenze, si chiama "Milano 25" e alla guida c'è la persona che ha scritto questa favola: è Caterina Bellandi. Chi ha bisogno di ritrovare il sorriso chiama il suo radiotaxi e in cinque minuti arriva una ventata d'energia, col sorriso di "Zia Katerina", vestita come una fata, con un grande cappello a fiori.
La storia…

Per anni lavora in un ufficio a Prato e vive serena con il suo compagno Stefano, taxista, noto sulla piazza con la sigla "Milano 25". Ma nell'agosto del 2001 il destino si mette di traverso: Stefano muore per un tumore ai polmoni lasciandole il taxi e l'eredità di un lavoro che lui riteneva "sociale". "Sarai tu 'Milano 25'", le dice poco prima di morire. E così è stato. Caterina lascia l'ufficio e raccoglie il testimone. Sulle prime è una risposta d'amore al suo personale dolore. Ma l'amore di uno spirito aperto e generoso come Caterina si espande presto, si apre al mondo, dilaga.
Prende la guida di quel taxi "Milano 25" e in breve, oltre ad essere una normale auto in servizio pubblico, lo trasforma in un motore d'amore. Nel 2002 è la svolta, per un incontro casuale. Sul taxi di Caterina salgono Paolo e Barbara insieme alla loro figlioletta Costanza di tre anni. Fu proprio la piccola a scegliere "Milano 25" perché sul cruscotto c'era un enorme fiore e, chiacchierina com'era, raccontò a Caterina che aveva anche un fratello, Tommasino, ma che purtroppo era volato in cielo. Caterina viene a sapere che il bimbo era morto per un tumore cerebrale e che i genitori avevano dato vita ad una fondazione benefica per sostenere la ricerca sui tumori nell'infanzia, nonché la cura e l'assistenza dei piccoli colpiti da queste gravi patologie.

La storia la coinvolge al punto che da quel giorno iniziò ad effettuare corse gratuite per l'ospedale pediatrico Meyer, a favore dei familiari e dei bambini malati di tumore. Quelli che Caterina chiama i "super eroi" e che lei fa dipingere sul suo taxi. Quei bambini diventano personaggi da fumetto, disegnati (da Karin Engman) come loro stessi si immaginano (una gattina, un delfino, un lupo, un istrice…). Ognuno di loro ha il proprio particolare "super potere", tutti hanno quello di dare a Caterina (e a noi) una lezione di vita e la forza di andare avanti.

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Giorno dopo giorno, per le vie di Firenze ora spicca un taxi allegro e inconfondibile, con i grandi disegni dei "super eroi" sulle fiancate, e, sui sedili, pupazzi, pelouche, palloncini e caramelle. Al volante c'é sempre Caterina, colorata e vivace. Col suo sorriso diretto e sincero, coinvolge subito chi entra nel suo taxi, nel gioco insolito del "Maggiolino tutto matto". Eccentrica e irresistibile, Caterina-Milano 25 diventa un personaggio fantastico e reale, un misto tra Mary Poppins e Patch Adams, il medico-clown (interpretato da Robin Williams in un celebre film) che ha invitato Caterina perfino in Russia, dove il medico americano è attivo da più di 20 anni in ospedali pediatrici, orfanotrofi e asili.

Caterina tiene molto a far bene il suo lavoro di tassista: "onora il mandato" avuto dal suo compagno scomparso, ma soprattutto ama il suo lavoro perché le permette di entrare in contatto con le persone e i loro problemi. Nessuno sfugge all'atmosfera complice e allegra che riesce a creare. Sembra un'amica con cui confidarsi più che una taxista alle prese con lo stress del traffico. La sua capacità di ascoltare e capire le persone, anche nei pochi minuti di una corsa, lascia il segno. Sempre. Fosse anche soltanto per un sorriso, per una battuta non banale, per quella piccola pausa intelligente e imprevedibile che ti regala una carrozza colorata che è un taxi ma non solo. Turisti o uomini d'affari si lasciano coinvolgere nel grande gioco che la vede protagonista e testimone di tante vicende umane, del dolore e della gioia, delle lacrime e dei sorrisi dei bambini. Tant'è che nel novembre del 2007, in Palazzo Vecchio, l'assessore Eugenio Giani nomina "Milano 25" : "ambasciatrice di solidarietà" per la città di Firenze.Nel 2012 la sua prima macchina "margherita" diventa monumento delle solidarietà della città di Firenze e viene collocata nel giardino dell' Orticoltura di Firenze con grande cerimonia pubblica dal sindaco Matteo Renzi alla presenza di due grandi amici di milano 25; Cesare Prandelli ct della nazionale e iI critico Philippe Daverio . Sempre nel 2012 Caterina Bellandi diventa cittadina onoraria di Monte San Giusto nelle marche famoso per il festival internazionale clowneclown .

In città e non solo, la conoscono tutti e ha tanti amici che spesso coinvolge nelle sue imprese. Come lei, sono "spiriti liberi", curiosi della vita, attenti ai bisogni di chi è meno fortunato. Sono quei "pazzi" che credono di cambiare il mondo… e, a volte, ci riescono. "Milano 25" diventa un'associazione senza fini di lucro (Onlus), apre un sito internet (www.milano25.com). In pochi mesi raggiunge oltre 22000 amici solo su facebook. E molte altre persone che hanno riscoperto la vita attraversando il dolore, altri che ritrovano se stessi in un gesto di solidarietà o anche solo nel conoscersi meglio, fuori dalle convenzioni, entrando nella grande favola di "Milano 25" che Caterina porta in giro per la città, e per l'Europa.

Caterina Bellandi è il 'capobanda' di questo mondo, come ai tempi della scuola e come la dipinge, meglio di chiunque altro, Cecilia Sandroni , una tra i tanti amici 'pazzi': "Caterina, la tassista di 'Milano25', una donna che è riuscita a rielaborare il dolore della morte di un proprio caro trasformandolo in amore per la vita e per chi ne ha bisogno. La sua è una storia d'amore che spesso diventa storia di tutti coloro che si imbattono in lei, in quei piccoli sprazzi di vita trascorsi a bordo di un colorato taxi , diverso, unico, che sembra un mondo di fiaba… Una vita diversa, fatta di semplici gesti quotidiani capaci però di alleviare la sofferenza psicologica al prossimo, strappando un sorriso alla malattia e al dolore e regalando speranza. Lei, la donna dai cappelli fioriti e stravaganti, dall'abbigliamento coloratissimo, dagli stivali con i topi bianchi… Lei che a prima vista può apparire eccessiva, troppo vistosa, dalla lacrima facile. Lei che passa parte della sua giornata ad accompagnare e distrarre i bambini malati del Meyer. Lei che la trovi al supermercato a far la spesa per i genitori di quegli stessi bambini. Lei che offre la propria ospitalità ad alcune famiglie in difficoltà. Lei che parte per l'Albania, perché un pomeriggio riceve la telefonata di un bambino che le chiede "portami a casa". Lei che non esita a raggiungere Patch Adams a Mosca, attraversando l'Europa con il suo taxi. Lei, sempre lei, che accompagna le spose. Lei che costringe noi amici a lavorare la notte per lei, messi a letto i nostri figli e dopo una giornata di lavoro… Lei, complicata, dal grande sorriso, generosa, ingestibile, bella. Lei, che una volta faceva la moglie e l'impiegata e che un giorno ha radicalmente cambiato la sua vita per diventare un instancabile motore di solidarietà. Lei, che riesce a capire il dolore e che scommette con coraggio sulla vita. Lei, sempre e comunque, che sente il fruscio degli angeli… attorno. Lei".

 

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Caterina raccontata dall'amica Cecilia Sandroni ....

 

Caterina, la tassista di milano25 , una donna che è riuscita a rielaborare il dolore della morte di un caro trasformando il dolore in amore.

Una vita diversa dalle altre, un taxi diverso, tutto addobbato e colmo di pupazzi e chitarrine colorate. Lei,la donna dai cappelli fioriti e dagli stivali con i topi bianchi. Lei che a prima vista può apparire eccessiva, troppo vistosa, dalla lacrima facile. Lei che passa parte della sua giornata ad accompagnare o distrarre i bambini malati del Meyer. Lei che la trovi all’ Esselunga a fare la spesa per i genitori di quegli stessi bambini malati. Lei che offre la  propria casa dove ospita ad alcune famiglie in difficoltà. Lei che parte per l’Albania, perché un pomeriggio riceve la telefonata di un bambino a lei caro ,che le chiede “portami a casa” .Lei,sempre lei, che accompagna le spose. Lei che, invitata da Patch Adams a Mosca, decide di raggiungerlo in taxi attraversando l’Europa. Lei che costringe noi amici a lavorare la notte per lei, messi a letto i nostri figli e dopo una giornata di lavoro, lei sempre lei. Complicata, dal grande sorriso, generosa,ingestibile, bella. Lei, che una volta faceva la moglie e l’impiegata. Lei ,che un giorno ha radicalmente cambiato la sua vita. Lei, che riesce a capire il dolore e che scommette con coraggio  sulla vita. Lei,sempre e comunque, che sente il fruscio degli angeli..attorno. Lei. 


Firenze - Gennaio 2007

 

 

Dedicato a Caterina da Roberto e Cecilia

Ecco i pazzi.I disadattati.I ribelli.I contestatori.

Quelli sempre al posto sbagliato.

Quelli che vedono le cose in modo diverso.

Non amano le regole
E non rispettano lo status quo.

Puoi lodarli, disapprovarli, citarli,
Puoi non credere loro, puoi glorificarli o denigrarli.

Ma ciò che non potrai fare è ignorarli.

Perché loro sono quelli che cambiano le cose.
Inventano.     Immaginano.     Curano. Esplorano.   Creano.          Ispirano.

Mandano avanti l'umanità.

Forse devono per forza essere pazzi.

Altrimenti come potresti guardare una tela vuota e vederci un'opera d'arte?
O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta?

O guardare un pianeta rosso e immaginare un laboratorio su ruote?

Noi realizziamo strumenti per questo tipo di persone.

E se alcuni vedono la pazzia, noi vediamo il genio.

Perché le persone così pazze da pensare di poter cambiare il mondo

sono quelle che lo cambiano.


"Compagna pubblicitaria Apple del 1997"

UP CLOSE & PERSONAL
An interview with Caterina Bellandi

by Alexandra Lawrence


'Pronto, Alexandra? Sono Milano25. I'm on my way to your office, why don't you come down and we'll do the interview in my cab?'

Most people living in Florence are likely familiar with the white PT Cruiser decorated with flowers, driven by a woman sporting a huge hat and cape—a mix between Mary Poppins and the Wizard of Oz. I spotted the taxi coming around the corner and smiled as a blaring tune issued forth from her horn.

'Hop in the back,' Caterina aka Milano25 said, 'Today you're a passenger, a special passenger.' Once inside the magical taxi, I took a moment to have a look around. Television screens were playing Cinderella; stuffed animals, flowers, balloons, musical instruments and lollipops covered the seat. It is a child's dream car. As Caterina turned to shake my hand, I got my first up-close look at the eccentric driver I had seen in traffic so many times. She is lovely. She flashed an enormous smile, blue eyes twinkling under her huge hat, and adjusted a few blond strands escaping from her extravagant hairdo. We were off.

However, we didn't get far before being stopped by a friend eager to share something with Caterina. I would soon learn that Caterina talks to everyone—greeting them all with an enthusiastic smile and a hearty 'Ciao amore!'. And she listens—really listens—to the answer to the first question she always asks: 'How are you?'

'It's the first thing I say whenever anyone gets in my taxi. I don't ask where they are going, I ask how they are doing. You wouldn't believe how surprised people are!' But Caterina likes to surprise, so she insists on getting an answer even when people are reticent, 'People need to feel important, like someone really cares how they are doing, and if they are feeling bad or sad, they can say it. They need to say it.'

She would know. Given the utter happiness she exudes and the joy that colors her every word, you would never expect to hear that hers is a story of pain and suffering. We drove up to Piazzale Michelangelo, parked on a side street, and with the Duomo and all of Florence spread before us, Caterina told me her story.

A few short years ago, Caterina was just a regular office worker in Prato, in love with a man named Stefano, who drove a taxi in Florence. When Stefano was diagnosed with lung cancer and died at just 39, Caterina's entire life changed. Before he passed away, Stefano told Caterina in no uncertain terms that she would become Milano25. She agreed.

'Sometimes people will get into my taxi and give me their home address and it will be somewhere I'm not familiar with. I'll have to look up how to get there and sometimes they get angry. They tell me it's my job to know! But then I tell them this is my job because the love of my life died and gave me his taxi. They immediately change their attitude; they soften, they forgive me for not knowing off the top of my head. “We'll get there”, I always say, even though it might be a way totally route different from the one you know.'

It is her candor in talking about pain that makes the greatest impression. Among the flowers and the balloons and the sound of Cinderella’s mice singing, she explains how pain has brought her joy. 'When Stefano was sick, a lot of our friends just disappeared. They couldn't deal with it. He was too young; they didn't know what to say so they didn't say anything. They didn't understand that you don't have to say anything, you just have to be there.'

So she took over the taxi and began to talk about her hurt with whoever would listen. The more she told her story, the more she shared, the more her pain transformed into joy. But the real turning point came the day Costanza hopped in the back seat of her cab. The three-year-old told her taxi driver about her little brother who had gone up heaven because of a brain tumor, and Caterina learned about the family's dedication to a charitable foundation for the cure and study of paediatric tumors.

Profoundly touched by the story and the family's experience, Caterina began doing her part to ease other children's suffering by offering free rides to and from Meyer Children's Hospital in Florence. What started out as a simple service became such an important part of her life and work that Caterina decided to create a nonprofit association in order to better serve 'her kids'. Kids battling cancer and other life-threatening illnesses have a friend, a mother, a favorite aunt, a babysitter and a fairy godmother in Milano25.

She is their champion and their hope. 'These kids deserve a great life, no matter how long or how short it may be.' She listens, she hugs, she blows bubbles, she blows up balloons, and she tells them if they choose to become doctors one day so they can help other kids, she'll pay for medical school in America.

But her nonprofit is not just about raising money and providing economic support. 'People are always generously offering to help but say they don't know how; they don't have a lot of money. I say, “Listen, it doesn't take anything at all to volunteer or to give of yourself. Do you cook for a living? Then you can offer a lunch to some of my kids; that's your contribution, and it's huge. Are you taking your kids to the movies to see the latest Disney film? Why not take one of my kids along with you? It costs you 7 euro, think about it: they are on top of the world and at the same time you've taught your children about compassion. You've taken pain and turned it into joy.”'

For Caterina, it's all about solidarity: being an active participant in your life by connecting with those around you; understanding that life is filled with hurt, but, instead of letting it control you, doing what she did—let yourself be transformed by it, for the better.

'I wouldn't change my life for anything in the world. I am who I am because I chose to share my pain.' However, she recognizes there is no roadmap for grieving. When her father passed away a few years ago she thought she would know how to deal with the loss, but she found herself unable to understand how to keep going when she missed him so terribly. So instead of retreating within herself, she went outward and began asking people in her cab if they had lost a parent and, if so, how they kept going without them. One day a friend replied, 'But Caterina, don't you realize that you are your father?' It was then that she began to recognize all of the characteristics she inherited from him and took comfort in what her father had given her.

Her mission, her taxi, is not just an idea or a way to raise money for those in pain. It is, like life, a constant evolution. As our interview came to an end, we made our way through the streets of the center of Florence, Caterina slowing every time she saw a child to honk and wave. She said, 'The thing I most want people to know about me is that I want to be hope for these kids. Nothing more, nothing less: just hope.'


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The particulars

Milano25 is a 'regular' taxi, in accordance with the rules and regulations of the city of Florence. In addition to offering free rides to and from Meyer for children and their families, Caterina is available for weddings and other special events.

On November 15, 2008, Caterina was awarded Florence's prestigious Scudi di Benemerenza in recognition of her work with and for sick children. Caterina recently met Patch Adams, the doctor-clown made famous in a film by Robin Williams. Dr. Adams invited Caterina to Russia, where he has been involved in charity work in hospitals, orphanages and nursery schools for the last 20 years. Details from the trip and more information on Milano25 can be found on www.milano25.com.